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Recensione : Trigemino – In Sound We Trust

Torride atmosfere da soundtrack anni '70 per questo mirabilissimo terzetto romano

Alcuni giorni or sono su richiesta del mio carissimo amico (nonché collaboratore di IYE) Marco Repetto, mi sono scervellato sul significato del termine groove.

Il mio giovane compagno (in senso lato, of course) voleva connotare con poche ma decise parole alcune serate da lui organizzate intitolate per l’appunto Riviera’s groove.
Ora a primo impatto una definizione su cosa sia questo benedetto groove ce l’abbiamo in testa tutti o quasi, ma una cosa è il pensiero ben altra è metterlo su carta. Alla fine qualche riga l’ho tirata giù, magari un po’ raffazzonata, ed il buon Marco bontà sua l’ha pure apprezzata (forse per la differenza d’età che intercorre fra me e lui) ma io nel mio profondo non ero poi così soddisfatto della mia esplicitazione.
Pochi giorni il fatto che ho appena narrato un altro mio amico Fabrizio Vignali (alias Freddie Koratella) mi ha gentilmente recapitato questo album dei romani Trigemino, l’ho messo su e mi si è aperto un mondo:non servono troppe parole per far capire cos’è il groove, perché il groove bisogna captarlo e in questo In sound we trust se ne capta a badilate.
Eh già perché qui c’è tutto quello che provochi uno spasmo danzereccio quanto attitudinale, c’è il funky poliziottesco con un basso che ti pulsa in tutto il corpo (Dirty Larry) e pure quello che ti mette i brividi da quanto è profondo (Bulglary times), ci sono le divagazioni acido psichedeliche tanto care ai maestri italiani delle colonne sonore (Black belt Ricky funko e B(r)ear(h)lessness),ci sono le inquietanti atmosfere horror alla Goblin (Sorrow and justice) e quelle fiabesche ma poi incalzanti (Shifting gears) e non manca neppure il suono ansiogeno da inseguimento (Ambush of summertime).
I tre componenti della band non lesinano soluzioni strumentali di grandissimo pregio frutto della loro saldissima tecnica e l’essere coadiuvati da ben cinque “ospiti” di altrettanta caratura fa dei pezzi di questo album dei veri e propri gioielli.
Se una band validissima quali i Calibro 35 sono baciati da un discreto successo commerciale non vedo perché egual sorte non possa toccare ai Trigemino. Ultima annotazione, io ho ricevuto questo disco nella versione cartonata in cd,versione davvero molto stilosa (vuoi anche per la splendida copertina), ma so per certo che questo album vedrà la luce anche in versione vinilica, fossi in voi non avrei dubbi su quale dei due formati scegliere.

TRACKLIST
1)Dirty larry
2)Black belt Ricky funko
3)Didgeridoing
4)Sorrow and justice
5)Shifting gears
6)Ambush of summertime
7)Bulglary times
8)Hospital shootout
9)Three times of violence
10) B(r)ear(h)lessness

LINE-UP
Alessandro – Drums
Francesco – Guitar
Riccardo – Bass

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Marco Balestrino è una fucina di idee, lui vive, pensa e agisce sempre in base alle sue passioni; è un puro ed i Klasse Kriminale sono il suo credo in qualsiasi momento della sua vita.

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