iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Turangalila Lazarus taxa

Turangalila un gruppo diverso e con un suono oltre i generi e le convenzioni.

A due anni dall’esordio “Cargo cult” tornano i pugliesi Turangalila, uno dei gruppi più particolari ed originali del panorama underground pesante italiano. Il loro suono è un misto di stoner, doom, post rock e un pizzico di emo sopratutto in alcuni passaggi dove la voce si fonde in maniera paradisiaca con la musica.

“Lazarus taxa” è un disco che vive di vita propria, non ha molti riferimenti è un ispezione onirica dei nostri cervelli, che in questo caso vengono manomessi per farli funzionare meglio e capire più cose. Il suono che esce da questo disco è un flusso che non si arresta mai, un andare sempre oltre e in maniera mai ovvi.

I Turangalila sono in un certo senso un gruppo progressivo, nel significato più pieno del termine, e soprattutto senza confini, poiché non si lascia ingabbiare dall’appartenenza ad un genere, e si lascia andare a sperimentare, mettendo in musica i loro reali sentimenti. La produzione di Marco Fischetti al Death Star Studio è molto adeguata al suono del gruppo e lo fa risaltare al meglio, dato che i particolari sonici sono molti e si colgono tutti. “Lazarus taxa” è un disco che si capisce a pieno ascoltandolo molte volte, e ogni volta si aggiunge uno strato sonoro differente, come le pavimentazioni di epoche diverse, il risultato cambia ogni volta e si impone sempre l’amore per la ricerca sonora.

E la loro ricerca sonora si spinge talmente oltre da farli approdare in alcuni frangenti al math ed oltre, ma sempre con una loro impronta musicale tangibile ed ascoltabile.

Mare con onde che si abbattono su anfratti che nascondono altre meraviglie, questo disco è come fare un’immersione in un altro mare, vedendo cose che non conoscevamo, o elementi che ci erano famigliari ma che non erano messi in questo ordine.

Un altra componente importante di questo lavoro è la grande dolcezza insita in queste note, un amore cosmico che pervade il tutto attraverso una dolce melanconia. Turangalila un gruppo diverso e con un suono oltre i generi e le convenzioni.

Turangalila Lazarus taxa

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Maw, Morlocks, Haven

The Queen Is Dead Volume 133 : Maw, Morlocks, Haven

Psichedelia desertica e sognante con i polacchi Maw, industrial elettronica e neoclassicismo con il nuovo ep degli svedesi Morlocks e si chiude con il bellissimo debutto dei berlinesi Haven, qualcosa di davvero differente.

Nàresh Ran – Praesens

Questo lavoro di Nàresh Ran, fondatore dell’etichetta Dio Drone e monaco della musica underground italian, si intitola “Praesens” esce per Toten Schwan Records e Breathe Plastic Records

Perry Watt – Uno contro uno contro tutti

Hardcore hip hop per pochi, violento e veritiero, bellissimo, ossessivo e oscuro, non si può non amarlo se non vuoi etichette e tanta finta bontà e correttezza. Lotta musicale armata e che non ci intrattiene ma che sostiene il caos, ascoltare “Cieli rossi” che è una delle canzoni politiche più belle degli ultimi trent’anni.

Age Otori – Age Otori

Age Otori presenta un suono avvolgente e distorto, mescolando eleganza e grinta. Scopri il loro fantastico esordio discografico ora!

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP