Primo disco sulla lunga distanza per i Varanasi dal nome “Cattedrali per principianti” per i Dischi del Minollo. Il gruppo nasce dall’esperienza dei Japan Suicide, quattro dischi e dieci anni di attività alle spalle, e quindi dal 2019 parte questo nuovo viaggio chiamato Varanasi che arriva qui al debutto sulla lunga distanza. “Cattedrali per principianti” è un disco importante, sia musicalmente che per i testi e soprattutto per gli obiettivi che sono coniugare il post punk e lo shoegaze, l’indie rock e altro con il cantato in italiano e con la melodia.
Ascoltando il loro lavoro si può tranquillamente affermare che ci siano ampiamente riusciti e anzi, vanno anche oltre, creando qualcosa di nuovo e di molto particolare come in “Hiroshima mon amour”, un pezzo sospeso e bellissimo, che colpisce per il suo fascino antico e la sua capacità di arrivare, stupire e sparire.
Tutto il disco è permeato da accordi di chitarra new wave e post punk e da un respiro musicale molto ampio e pienamente sheogaze, infatti il suono dei Varansi è fisico e molto tangibile. Un’altra importante cifra stilistica del disco è la sua semplicità, ovvero la capacità di creare bellissime costruzioni sonore con pochi elementi di alta qualità, e non è facile, perché nel semplice risiede l’assai difficile. Il primo lavoro dei Varanasi è un disco che colpisce per la sua ricca vena romantica e malinconica, quasi un blues diverso e decadente, sensuale e terribilmente mortale.
Il cantato in italiano rende benissimo, ed è davvero un valore aggiunto, anche grazie alla bellezza dei testi, fatti da immagini molto belle e particolari, mai banali. Inoltre i Varanasi all’interno dei loro pezzi stupiscono molto spesso con scelte musicali davvero belle e inaspettate.
Quando si incontra un disco come “Cattedrali per principianti” si entra in qualcosa di molto bello, di una bellezza al tramonto e dai colori ancora più forti e vividi, uno degli ultimi cantici autentici e sentiti rimasti.
Un gruppo davvero particolare e che possiede un timbro speciale.