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Recensione : Vatican tabloid di Pietro Caliceti

in "Vatican Tabloid" di Pietro Caliceti, un nuovo Papa si trova a fronteggiare una lettera anonima che minaccia di rivelare segreti scottanti.

Vatican tabloid di Pietro Caliceti

Ogni paese ha i suoi scheletri nell’armadio. I suoi segreti di Stato.

La storia repubblicana dell’Italia ne è piena. Storie di cui tutti abbiamo sentito parlare, ma di cui nessuno in realtà ha interesse a rivelare la verità. Sono i misteri italiani di cui ha sempre parlato Carlo Lucarelli nella sua fortunatissima trasmissione Blunotte, che ogni tanto, nei palinsesti notturni – molto notturni – dei canali Rai meno pubblicizzati, torna a fare capolino.

Pietro Caliceti, avvocato specializzato in Diritto Societario, oltre ad essere autore di molti saggi in materia giuridica, da alcuni anni ha iniziato a scrivere romanzi, scavando a fondo nei misteri, soprattutto finanziari, ma anche politici del nostro recente dopoguerra. Dopo aver raccontato il lato oscuro delle grandi banche (L’ultimo cliente – 2016), il mondo della finanza e delle monete virtuali (Bitglobal – 2017), e gli intrighi di potere in Vaticano (L’opzione di Dio – 2020), torna in libreria con ‘’Vatican Tabloid’’.

In quest’ ultimo romanzo Caliceti riparte da dove aveva chiuso il precedente romanzo. Con l’avvento del nuovo Papa, il sudafricano Hamilton. Mentre si prepara il Giubileo, arriva una lettera anonima indirizzata al pontefice, in cui si chiede conto di una grossa cifra di denaro. Quasi in contemporanea, nell’ambasciata della Santa Sede a Roma, vengono ritrovate delle ossa umane, che fanno riesplodere il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, che da sempre ha fatto pensare ad un coinvolgimento del Vaticano. Si riannodano i legami con un passato che in molti hanno cercato in tutti i modi – a questo punto, forse vanamente – di cancellare, ma che torna prepotentemente attuale.

La storia è ovviamente romanzata, ma guarda alla strettissima attualità, e lo fa con un taglio che si spinge davvero a fondo, senza risparmiare anche le più alte cariche della Santa Sede. Una vicenda che da oltre quarant’anni cerca quella verità che probabilmente non arriverà mai, ma che i parenti delle ragazze non hanno mai smesso di cercare.

Il titolo richiama ‘’American Tabloid’’ di Ellroy, romanzo che andava a indagare un altro grande mistero insoluto, questa volta fortunatamente non italiano, vale a dire l’omicidio di John Fitzgerald Kennedy.

Le indagini ovviamente subiranno ogni tipo di depistaggio. La figura dei prelati più alti e del pontefice non possono essere accostate in alcun modo a eventi di questa portata. Niente di nuovo insomma, ordinaria amministrazione italiana. Da sempre, ogni volta che si sussurrano nomi di un certo peso, in ambito politico, istituzionale, religioso, arriva il momento in cui finiamo per sbattere su uno o più muri di gomma, eretti per l’occasione.

In Vaticano, mentre si cerca di venire a capo del ricatto, si infiammano le dinamiche sotterranee legate al recente conclave, quelle che contrappongono i riformatori ai conservatori del potere temporale. Sarà una lotta senza esclusione di colpi, in cui ognuno cerca di cadere in piedi, al cospetto di una serie di segreti che stanno forse per essere rivelati. Entrano in gioco la massoneria, i servizi segreti deviati, italiani e non, come il SISDE, la CIA, la Stasi e il KGB. Senza scordare le organizzazioni criminali ‘’isitutuzionalizzate’’ come la Banda della Magliana, la Mafia e la Camorra.
Sullo sfondo ci siamo noi, e le nostre vicende di tutti i giorni. Noi, ignari cittadini che non possono permettersi di ambire ad essere ammessi ‘’alla mensa del Signore’’. Ma che sono costretti ad assistere, ovviamente passivamente.

È un romanzo che, a suo modo, racconta la storia del nostro recente passato, in cui ogni pagina sembra estratta da un telegiornale dell’epoca, tale è la cura per i dettagli dell’autore, bravissimo nel districarsi sul filo che corre tra il romanzo e la verità storica. Le dinamiche cambiano repentinamente, come cambia il nostro modo di approcciare la storia. Non è mai chiaro chi siano i buoni e chi i cattivi. Basta spostare leggermente la prospettiva e tutto muta, costringendoci a tornare sui nostri passi. L’unica cosa che resta costante è la sensazione di impotenza di fronte a questi misteri di Stato.

‘’L’Italia è il paese che amo’’ disse trentanni fa quel tale. No. L’Italia è il paese che odio, mi sento di rettificare io. Un odio che aumenta leggendo romanzi come questo, che raccontano l’enorme distanza che c’è tra noi disgraziati e chi tiene davvero le redini di ciò che accade, e ci fa credere che tutto vada bene. Siamo spesso costretti ad ascoltare cialtroni che, dalle televisioni ultrapiatte dei nostri salotti, esaltano la civiltà del nostro paese rispetto ai naufraghi che salviamo nel Mediterraneo, rei di essere addirittura ‘’cannibali’’.

Ecco, quando capita di ascoltare certe parole, non possiamo non odiare il nostro paese, e i suoi ‘’autorevoli’’ rappresentanti.

 

’Vatican tabloid’’
di Pietro Caliceti
Baldini + Castoldi, 2023

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