Le avvolgenti coltri di chitarra di About To Despair, in apertura, introducono l’emotività calda e allucinata dell’accattivante Little Wolf (chitarre sempre in bilico tra forza sonora e passione per la melodia), mentre la veloce e nervosa Nothing Else Mattered, schizzando rapida tra colpi di batteria e chitarre ruvide, apre agli ampi spazi delineati dalla vigorosa e sognante Body Language.
Intruder, contrapponendo momenti di pura delicatezza a granitici muri sonori, lascia spazio agli undici minuti e più della ipnotica e affascinante Amputee e ai tre minuti scarsi della nera e compatta Corinne.
Very Elephant Man, infine, proponendo un animo più disteso e rilassato (ma distorsioni e forza d’impatto non vengono certo messi da parte), cede il passo alle chitarre sognanti della conclusiva Exquisite & Subtle (quasi sembra un dream pop virato sul pesante).
I Ventura, con questo nuovo album, compiono un ulteriore passo avanti per quanto riguarda il loro modo di fare musica: nove canzoni ancor più dense e compatte rispetto al passato, dove ampio spazio è dato sia alla forza d’impatto che alla ricerca melodica. Gli anni ’90 sono tornati e il trio svizzero rientra in pieno in questa nuova ondata. Se siete appassionati di queste sonorità, qui c’è pane per i vostri denti.
Tracklist:
01. About To Despair
02. Little Wolf
03. Nothing Else Mattered
04. Body Language
05. Intruder
06. Amputee
07. Corinne
08. Very Elephant Man
09. Exquisite & Subtle
Line-up:
Diego Gohring
Michael Bedelek
Philippe Henchoz