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Recensione : Vihaan – Invicta

I requisiti per un futuro ricco di soddisfazioni ci sono tutti, l'approccio ad un genere non facile come il prog rivestito di una patina estrema è perfetto e molto originale, per cui aspettiamo i Vihaan ad un'altra tappa, per avvicinarsi ancor di più al traguardo dell'eccellenza.

Vihaan è una sorta di one man band, infatti sotto questo monicker si nasconde il polistrumentista statunitense, ma di chiare origini italiane Lorenzo Piccirilli che, aiutato da Christopher Burrows alle percussioni e Anthony Lipari alle vocals, licenzia il primo full-length, Invicta, buon lavoro di death metal dalla forte impronta progressive, sulla scia di band come gli Opeth, ma molto più influenzato a livello musicale dal progressive settantiano.

Sette brani per una cinquantina di minuti dove l’estremo incontra il prog, quello delle band storiche e allora si viaggia, alternando momenti più in linea con il prog/metal moderno, sempre violentato dal growl cavernoso di Lipari, ad altri dove la musica sconfina nel mondo del progressive tradizionale, ed allora aspettatevi di ascoltare tra i solchi di queste sette canzoni fughe al limite della fusion, ariosi passaggi strumentali in linea con le opere di band quali King Crimson, Emerson Lake And Palmer, fino ai più metallici Rush, sempre nel contesto di un approccio drammatico ed oscuro tipico del metal estremo che dona ai brani una buona dose di durezza che fa da contraltare ai momenti più rock-fusion del lavoro.
La produzione purtroppo è un po’ troppo ovattata e finisce per frenare l’esplosività dei pezzi di un album che avrebbe meritato mezzo punto in più.
Rimane comunque il gran lavoro di Piccirilli, ottimo musicista e songwriter dalle ottime potenzialità dimostrate da brani come Inflection, Statue e la stupenda Valor, apice dell’album con i suoi undici minuti che riassumono il credo del musicista di Detroit; i requisiti per un futuro ricco di soddisfazioni ci sono tutti, l’approccio ad un genere non facile come il prog rivestito di una patina estrema è perfetto e molto originale, per cui aspettiamo i Vihaan ad un’altra tappa, per avvicinarsi ancor di più al traguardo dell’eccellenza.
Per gli amanti del genere un ascolto consigliato.

Tracklist:
1. City
2. Inflection
3. Statue
4. Episodes
5. Smoke
6. Valor
7. Perception

Line-up:
Lorenzo Piccirilli – Guitars, Bass, Programming and B.Vocals

Christopher Burrows – Percussion
Anthony Lipari – Vocals

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