Spesso mi scervello nel cercare un incipit che introduca quelle che con un termine molto altezzoso – almeno nel mio caso – vengono chiamate recensioni.
In questo caso ho deciso che non lo farò perché ritengo che nel caso di compile ricche e belle come quella di cui sto per parlarvi sia più giusto dare spazio alle band che vi compaiono che ai miei stucchevoli preamboli.
Solo tre piccole annotazioni a margine e partirò quindi a parlarvi di musica:
1) Adoro le raccolte che si propongono di supportare una scena,
2) Amo in modo incondizionato lo psychobilly e più in generale il rock’n’roll più sporco e selvaggio,
3) Fuori c’è il sole.
Bene introduzione conclusa e via con il lato a che si apre con il più grande gruppo rock’n’roll italiano i Bone Machine che ci regalano la caustica (nel testo e non solo) Libero e selvaggio, di loro c’è davvero poco da dire, sono i migliori e lo sanno tutti.
Il secondo pezzo è Crazy Guys From That Crazy Club dei Fiftyniners gruppo del quale ho già avuto la fortuna di parlare, bene, su questa webzine, rispetto al recente passato mi sembrano ulteriormente migliorati incattivendo e irrobustendo il loro sound, la traccia tre è appannaggio dei Moggies la cui Squirrel Cereal Killer è un gran bell’ esempio di Cramps e Meteors fusi assieme e sotto l’effetto di anfetamine di scarsa qualità, segue The Fridge dei South Sardinian Scumun pezzo che mi piace a tal punto da averlo inserito nel mio ultimo podcast (se lo volete ascoltare lo trovate su questa ‘zine come Adventure With The Saint episode n° 28) vi dirò solo che il loro approccio alla materia è sporco e selvaggio e che, avendoli visti dal vivo sono davvero grintosi e dotati della giusta attitudine, chiude Horror Party dei Lucky Stirkes gli unici nel lotto con i Bone Machine a cantare in italiano, il loro suono è legnoso e dirompente come dev’essere il rock’n’roll.
Si alza la puntina si gira lato e si ricomincia con Psychokiller degli Stompin’Mad Bats la band più punk fra quelle proposte veloci e iper motivati. Un discorso a parte lo meritano i Legendary Kid Combo la più grande orchestra di avanspettacolo/rock’n’roll presente in Italia, loro certamente travalicano i generi e sono il combo più versatile fra i presenti Fandango sta a dimostrarlo meglio di tante parole. La terza traccia vede protagonisti i romani Cockroaches e la loro gratuita blasfemia, anch’essi deflagranti dal vivo sembrano, anzi sono, degli Stray Cats impregnati di umori settantasettini e con quel quid di pub-rock che non gusta mai, che dire invece degli amici Nuclears?
Il brano qui presente Uranus Call è quello che preferisco del loro repertorio con le sue atmosfere surfeggianti e con il suo ritornello killer, i ragazzi secondo me hanno un potenziale commerciale davvero rilevante ed inoltre sono belli come il sole, chiude il tutto l’unico onemanband della contesa Low Ranger, ed io ho una predilezione tutta particolare per questi Don Chisciotte del rock’n’roll, non fa eccezione il nostro e la sua My Old Cat Is Too Fat brano impregnato di grinta ed energia e suonato con il giusto approccio lo-fi.
In conclusione direi che ci troviamo al cospetto di una raccolta davvero riuscita e intrigante e che, se la cosa vi può interessare, da quando è entrata in mio possesso – pochi giorni fa – ha girato più di una volta sul mio giradischi.
Unico neo la mancanza dei miei fratellini Motel Transylvania, pazienza saranno sicuramente presenti sul volume due.
ETICHETTA:Soundtrackfarm Records
TRACKLIST
1) The Bone Machine – Libero e Selvaggio,
2) The Fiftyniners – Crazy Guys From That Crazy Club,
3) The Moggies – Squirrel Cereal Killer,
4) South Sardinian Scum – The Fridge,
5) The Lucky Strikes – Horror Party,
6) Stompin’Mad Bats – Psychokiller,
7) The Legendary Kid Combo – Fandango,
8) Cockroaches – I’m The Pope,
9) The Nuclears – Uranus Call,
10) The low Ranger – My Old Cat Is Too Fat