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Recensione : Weeping Birth – The Crushed Harmony

Prodotto benissimo e con suoni travolgenti, l'album è una mazzata estrema notevole, ed anche le parti programmate risultano calde e ben amalgamati agli strumenti suonati dal musicista svizzero.

Dalle montagne svizzere portato a noi dal gelido vento del nord, arriva il nuovo lavoro degli Weeping Birth, one man band del polistrumentista Vladimir Cochet, che produce musica fin dall’alba del nuovo millennio.

Il nuovo parto malefico è il terzo lavoro sulla lunga distanza, successore di due buone prove come A Painting of Raven and Rape del 2003 e Anosognosic Industry of the I di ormai sette anni fa.
Molti anni da un album all’altro, ma tempo che risulta speso bene, visto la qualità delle opere proposte dal musicista svizzero, che del metal estremo e dei temi anti-cristiani e horror fa il suo credo.
The Crushed Harmony è, infatti, un ottimo album di death/black trascinante e ben suonato, la durata che va poco oltre la mezzora aiuta non poco ad assimilare l’opera tutta d’un fiato, come una lunga suite estrema, dalla tensione altissima e devastante in quanto ad impatto.
Enorme il lavoro fatto sulla sei corde, The Crushed Harmony è colmo di solos e riff, che fulminano, in un vortice di estrema musica oscura .
Ottimo anche il growl, molto personale, un brutale cantico che attanaglia senza appiattire il sound come succede in molte releases del genere, anzi insieme alla chitarra forma il punto di forza del cd.
Prodotto benissimo e con suoni travolgenti, l’album è una mazzata estrema notevole, ed anche le parti programmate risultano calde e ben amalgamati agli strumenti suonati dal musicista svizzero (chitarra e Basso).
Blackened brutal death metal, a tratti apocalittico, oscuro e da tregenda, infarcito di solos tecnicissimi e ipervitaminizzato da una violenza davvero notevole, The Crushed Harmony ha nelle debordanti A Surface, Hatefilled  (oscura, brutale e stravolta da scale sul manico della chitarra alla velocità della luce), Life In A Blood Spasm e la title track posta in chiusura, i momenti più riusciti.
Il songwriting è ottimo, il musicista bravissimo, non vi resta che ascoltare l’album se siete amanti di queste sonorità.

TRACKLIST
1. Atonality
2. A Surface
3. Resurrection to Resentment
4. Sunburnt
5. Hatefilled
6. Meant to Be Wrecked
7. Life in a Blood Spasm
8. Hollow
9. The Crushed Harmony

LINE-UP
Vladimir Cochet Vocals, Guitars, Bass, Programming

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