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Recensione : Weightlessness – Of Lacrymose Grief

Bella sorpresa davvero questi Weightlessness, dei quali non sarebbe male sapere qualcosina in più, ma alla fine ciò che importa è la musica e qui, per gli amanti del doom, ce n’è di qualità abbondante per esserne piuttosto soddisfatti.

Esordio su musicassetta per questa misteriosa band statunitense dedita ad un death doom di indubbia qualità.

Tralasciando una registrazione che talvolta sacrifica il growl affibbiandogli un riverbero che non gli si addice, Of Lacrymose Grief presenta tre brani per una mezz’ora abbondante di musica, tutta farina del sacco dei Weightlessness (il quarto brano è la cover di Solitude dei Black Sabbath), che fornisce più d’un motivo di interesse.
Intanto il primo aspetto che emerge prepotentemente è la riuscita commistione tra la vena intimista tipica del doom con un gusto melodico prossimo al black: sovente le parti si fondono in maniera ottimale mentre in altri frangenti si scindono senza che la struttura compositiva ne risenta in maniera negativa.
La lunga opener, dalla durata superiore al quarto d’ora, mostra ampiamente tutte le caratteristiche peculiari della band, la quale, prendendo le mosse da un approccio semiacustico, si lascia andare ad accelerazioni che come detto riportano maggiormente ad un black “cascadiano” rispetto ad un più classico death-doom; By the Lore of a Morose Stench amplifica ulteriormente questa vena, che si potrebbe definire sognante se non venisse esibita tramite riff pesanti come macigni ed il già citato growl aspro e, comunque, funzionale alla causa.
Swallowed the Sun and the Moon prende l’avvio come si si trattasse di una traccia dei Worship di “Dooom”, traslocando quindi nei territori del funeral dalle ritmiche più opprimenti per poi aprirsi  quasi sommessamente al versante acustico fino a ripiombare in riff catacombali ma sempre intrisi di un’apprezzabile componente melodica.
Molto bella anche la suddetta cover di Solitude che, nonostante sia in versione molto più rallentata rispetto all’originale non perde un’oncia della sua vena epica ed evocativa.
Bella sorpresa davvero questi Weightlessness, dei quali non sarebbe male sapere qualcosina in più, ma alla fine ciò che importa è la musica e qui, per gli amanti del doom, ce n’è di qualità abbondante per esserne piuttosto soddisfatti.

Tracklist:
1. The Fostering and the Adjournment
2. By the Lore of a Morose Stench
3. Swallowed the Sun and the Moon
4. Solitude (Black Sabbath cover)

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