La vista tornò completamente insieme alle funzioni cerebrali ma l’aspetto restò di anziano. Non sentiva fatica nel muoversi lungo il viale e gli alberi, verdi da far girare la testa e rigogliosi come mai aveva potuto vedere, parevano un muro invalicabile. Il ritorno dei sensi e della capacità di pensare sembrava avere il solo scopo di fargli realizzare quale spettacolo avrebbe dovuto ammirare.
Trascinato da un potere oscuro andava verso l’entrata della villa ancora lontana. Ad ogni passo la terra lasciava germogliare fili d’erba dietro di lui nonostante la notte, nonostante l’oscurità.
Non capiva cosa stesse accadendo, vedeva le sue mani invecchiare ad ogni metro e sentiva la paura salire ad ogni istante.
Tremava costantemente, sentiva la fine vicina e la sensazione di impotenza cresceva sempre più forte dentro di sé.
D’un tratto, una voce di donna gli sussurrò qualcosa di incomprensibile e un freddo vento gli accarezzò la schiena provocando brividi inarrestabili che si aggiunsero al tremore per la paura.
Ormai non camminava più, avanzava sospeso nel vuoto portato dal vento, il suo peso era ridotto all’osso, la carne svaniva a poco a poco dal suo corpo fino a lasciare solo uno scheletro a terra nel mezzo del viale. Questo cadde al suolo venendo assorbito dal terreno e facendo germogliare fiori sugli alberi intorno.
Il mattino del giorno seguente, nella piazza centrale di Bakersville, gli anziani si erano riuniti sotto al campanile. Mormoravano e discutevano senza mai alzare la voce e ogni volta che un giovane si avvicinava loro smettevano repentinamente di parlare. Nell’incoscienza della gioventù nessuno dei ragazzi, i pochi rimasti in paese, notò quel comportamento di scontrosi e incomprensibili anziani eccetto Kyle, che però, in quel momento, come ogni altro ragazzo della sua età, aveva altro a cui pensare e non si preoccupò di fare domande ai “custodi della conoscenza”. Era così che adorava chiamarli, con una nota di ironia, nei suoi pensieri.
“Avete visto Frederick in giro? È tutto il giorno che lo cerco” disse Gregor al resto del gruppo ma nessuno seppe dare risposta.
“È strano di solito la mattina passa da casa per salutare mia sorella. Ne è innamorato… che stupido non sa a cosa andrebbe incontro se stesse con lei ma ognuno è libero di farsi male come crede” e scoppiò in una forte risata come tutto il resto del gruppo.
“Sarà andato in città a cercarle qualche regalo, ogni tanto lo fa. Piuttosto avete notato gli anziani oggi?” intervenne Kyle.
“Quei vecchi non sanno più cosa inventarsi da quando hanno deciso di lasciare il lavoro delle terre a noi, staranno tramando qualcosa per passare il tempo” “Non essere superficiale Edward” disse Kyle ammonendo il suo amico.
“Lo sai che non sono mai così silenziosi con noi, deve esserci qualcosa”
“Forse stanno parlando di Zabéth” disse ironicamente Russell.
“Non riderei nominando quel nome, non ricordi le storie che ci raccontavano da piccoli?” domandò Kyle con la voce tremante quando da lontano si sentì la voce delle madri che richiamavano i figli per l’ora della cena.